Feuilles Inutiles

des feuilles inutiles
mouillées par la pluie
gisent sur la table ronde
de la terrasse
le stylo flotte à coté
du cendrier indien
cadeau fatigué de ta mère
un jour d’automne
entre le centre commercial
et le carnet gris
abandonné par terre
par une petite fille capricieuse
qui te regardait sans rien dire
moi, la glace à la pistache
et un désir de m’en aller
si loin
que même pas ton souffle
peut me retenir
si tôt parti
si tôt remplacé
par un bain parfumé
aux sels iodés rose brun
comme du sucre de canne
ils sentent bon
mais l’eau de la baignoire
n’est pas sucré
amère oui, ça elle est
et pâle, peu de mousse
sans doute aussi peu d’envie
l’attente d’un oui et d’un non
le temps de souffler une allumette
que l’eau s’est refroidie
comme ce jour là
à la gare
le quai numéro trois
nous deux
et un train qui nous a frôlé
nous étions alors
pendant un instant
un seul souffle retenu
dans la montée d’adrénaline
qui aussi vite m’a quitté
et toi avec
plonge maintenant la main
dans ton bain froid
et laisse-y tes pensées rares
peintes en couleur prune
qui vont si bien avec tes sandales
et qui créent autant de tort
au soldat qui combat à mains nues
blessé il s’en veut d’avoir tué
trop tard l’orgueil et la peur
font surface dans son intimité
la patrie est saine et sauve
l’honneur est respecté
et il ne sent plus mauvais
le peu de savon au muguet
avec lequel tu frottes ton cou
va tout emporter
comme une pizza bon marché
que tu as commandé
pour toi et ta solitude
mozzarella jambon ton choix
le carton d’emballage vide pour elle
solitude insolente et vulgaire
qui n’a pas faim
et pourtant, elle te serre fort dans ses bras
seul compagnie dans le moment du besoin
du vide remplie par des souvenirs
inutiles et éparpillés sur le sol
ne les piétines pas, je t’en prie
c’est notre tapis
on l’a tissé jour par jour
ne laisse pas la tristesse le défaire
couche-toi sur lui
enroule-toi dans lui
touche ma barbe douce
regarde le plafond
embrasse mes yeux
et laisse moi te toucher les chevilles
pour suivre la courbe des jambes
comme un virage dangereux
mènent vers la descente qui va vers la mer
immense et belle comme un point et virgule
qui demande seulement si tu sais nager
vas-y toi
je reste ici, tes courbes dans la main
prisonnières qui seront interrogées
à propos de tes intentions belliqueuses
à mon égard et à celui de la pluie
qui a tout mouillé

kisses,
noway

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Il surf e l’onda

Un po’ come la neve in inverno, Babbo Natale a Natale, eccoci qui di nuovo, sempre in prima linea.

Si, ci siamo sempre, anche se non abbiamo dato segni di vita in questi ultimi mesi. Ma ci chiediamo : c’è sempre qualcosa da dire o da scrivere ? Oppure si puo’ anche tacere ? Ed ascoltare tutto quello che c’è attorno a noi e anche più lontano.

Viviamo in questo mondo, la parte detta Occidentale, con gli occhi su degli schermi, piccoli, grandi, medi, portatili o fissi; cuffie di vario genere nelle orecchie. Ci esprimiamo per “like” e al massimo non riusciamo a dire più di 140 caratteri. Le informazioni vengono da video ammassati su di un solo sito.

Siamo dispersi. E forse anche un po’ annoiati. Distratti. Stanchi. Annoiati.

Si “laika” a tutto spiano, di tutto e di prima intenzione : fa ridere, fa piangere, l’importante è la prima sensazione. Si fa del surf. Non si va più lontano dell’informazione, del fatto. Non si scava. Si resta in superficie e ci si tiene in equilibrio sulla cresta dell’onda, proprio là dove c’è la schiuma. Si va sotto, ogni tanto, si cade dalla tavola, ma subito si rimonta in sella, un nuovo equilibrio instabile e si riparte.

Schermi sempre accesi, hanno ormai sostituito il cielo stellato. Pollici stanchi hanno preso il posto delle penne e matite. E il pensiero degli altri rimpiazza il nostro. Come fare per vivere ancora ? Isolarsi ? Vivere su di un’isola ? In cima ad una montagna ? Dentro ad una grotta ?

Dove siamo finiti ? Dove ci siamo nascosti ? Dietro a cosa e dietro a chi stiamo andando ?

kisses, noway

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Non è Francesca…

Bertolaso dichiara che si dimette solo se glielo chiede il Premier.

Ma gli altri 59.999.999 di italiani glielo hanno già chiesto, soprattutto i terremotati e quelli che gli hanno creduto e che lo hanno incensato. Lui, intanto, si nasconde tra le pieghe della gonna del suo capo, colui che lo vuole ministro e, perché no, candidato al soglio pontificio tra qualche anno.

E se la ride, come gli altri suoi compari, delle disgrazie altrui. Magari ci fossero terremoti tutti i mesi, sai le mazzette !

Hanno approfittato di tutto e di tutti, di un sistema come quello italiano che più sei "furbo" più fai carriera e soldi. 

Hanno utilizzato il potere per promuovere figli e figliocci, per calpestare i diritti dei cittadini, per vivere alla grande grazie ai soldi del contribuente.

Solo non hanno saputo essere amati : infatti hanno ogni volta dovuto pagare Francesca per farsi una chiavatina, perché, malgrado tutto questo potere, nessuna li guardava, troppo brutti dicevano.

E si caro Bertolaso, Silvio non è Francesca…

kisses, noway

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Tsutomu Yamaguchi & il pilota di Hiroshima

Si è spento Tsutomu Yamaguchi, l’unico uomo sulla terra che si è salvato da due atomiche in tre giorni, sganciate sulla sua testa. 

Ce l’ha fatta a sopravvivere a tutto il fumo, la polvere, il boato, lo spavento, lo strazio, il dolore; gliel’ha fottuto in culo all’Enola Gay, ha sopravvissuto al Pilota di Hiroshima, quel duro alla maniera di John Wayne che aveva, forse senza saperlo, chiuso per sempre la seconda guerra mondiale con il suo carico di radiazioni.

E’ andato al di là di ogni umana speranza, di ogni bomba ideata dalla furia omicida dello stesso essere umano che dopo aver lanciato la bomba, si chiude nella sua solitudine e piange, lacrime amare, lacrime di coccodrilo.

E lui ha resistito ed è stato un tumore allo stomaco all’età di 93 anni a portarselo via. 

Arigatô 

 

kisses, noway

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Copenaghen : buco nell’ozono… no buco nell’acqua

Non si capisce perché si debba fare una conferenza mondiale sul clima della durata di una settimana se l’accordo, un mini accordo, è trovato solo dopo la chiusura ufficiale.

Si fottono veramente di noi, del clima in realtà non gliene frega niente a nessuno, neppure agli organizzatori, neppure ai manifestanti, neppure al clima stesso, tanto lui continua a cambiare e non aspetta né i milioni, né che Obama e i cinesi si mettano d’accordo.

E il buco si allarga sulle nostre teste…

kisses, noway

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L’amore vince sull’odio e sulla sinistra

Continua a far parlare di sè l’anziano signore ferito domenica in piazza Duomo.

E’ ancora all’ospedale e ci vien da ridere per la sua frase, più o meno corretta, citata nel titolo e poi per altre due ragioni, una delle quali è lo specchio dell’opposizione che esiste in Italia.

Ma iniziamo dalla prima, che è un appunto alla sicurezza. Tutti discutono su "di chi è la colpa" e si gioca allo scaricabarile, tanto che il venditore di souvenir si aspetta già il peggio, stile tre ergastoli. E non contenti di tutto cio’ si puo’ leggere che la ex moglie ha telefonato per chiedere notizie : sai che sicurezza, che protezione della privacy. Io telefono, do un nome bidone e mi dicono tutto : stato di salute, prognosi, numero della stanza, piano, quale ascensore prendere e il turno delle guardie. Stile "Salve sono la zia suora, vorrei recitare il rosario con quel briccone di mio nipote"… 

No, ma ci prendono tutti in giro qui ! Buffoni !

E a proposito di buffoni, la sinistra si copre di ridicolo, condividendo la frase stile "Petit Prince" che l’anziano ha mandato a dire e certi, policamente contro e autori di documentari, aggiungono che quest’uomo ha mostrato dignità.

Ma come si fa, dico ? Dov’è la dignità di un personaggio che sta, da anni, sfasciando tutto ?

Cosa è, basta un po’ di sangue sul viso e via, tutti a piangere e dire che in fondo è un bravo ragazzo, una vittima del sistema anche lui ?

No ma scherziamo ? Proviamo vergogna, profonda vergogna.

Purtroppo, questa è l’opposizione. Buffoni come e forse più del Buffone.

kisses, noway

   

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O mia bela Madunina …

Domenica pomeriggio a Milano, tutti in piazza Duomo per stare insieme in famiglia, con il proprio innamorato, con gli amici.

Che belle le vetrine, quante idee per i regali del Natale ormai prossimo. 

E che bei souvenirs venduti, che belli per gli amici lontani e anche per quelli vicini.

Cosi’, tra i tanti venduti, uno in particolare andrà a toccare da molto vicino un anziano signore venuto anche lui in piazza Duomo per fare un giro, per parlare, per farsi vedere. La terza età, si sa, è difficile da vivere, soprattutto quando si è soli. La situazione di solitudine a cui anche questo anziano è sottoposto, spinge un gentile quarantenne a comprare un souvenir del Duomo di Milano e di porgerlo come regalo all’anziano in questione.

Il quale, scivolando, l’età si sa, sbatte proprio contro il pinnacolo più grande di questo oggetto. Grida, ambulanze, polizia, tutto un corri corri indiavolato per una banale scivolata di un viso su di un souvenir. Che esagerazione !

E il gentile signore arrestato : che Paese ! Uno è gentile e ti sbattono in prigione.

La notizia fa il giro del mondo al grido di "Non si tocca la terza età" ed oscura persino Copenaghen. Maroni afferma che poteva essere omicidio, Napolitano si appella alla Costituzione, Fini si rende in ospedale dall’anziano signore affermando che la Mutua prenderà a suo carico tutte le spese per rifare i due denti e il setto nasale del malcapitato.

Il Papa spedisce un telegramma, Obama spedisce soldati, Sarkozy spedisce Carla.

Noi, pii e devoti, preghiamo insieme, invitandovi ad unirvi al nostro coro : O mia bela Madunina, che te brillet de lontan tuta d’ora e piscinina…

kisses, noway

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Da Pinochet a Pinera, il Cile di nuovo a destra ?

Primo turno delle elezioni presidenziali oggi in Cile, 13 dicembre, domenica.

Questo nuovo presidente dovrà succedere alla prima donna presidente, la socialista Michelle Bachelet. Donna forte ha già battuto proprio Pinera nel 2005. Pinera rappresenta la destra, quella stile Berlusconi e Sarkozy per interderci : imprenditore populista, non un generale come Pinochet, certamente, ma comunque un bel destroide.

E per un paese che ne ha conosciute di tutti i colori sotto il regime dittatoriale di Pinochet, sembra una scelta incredibile.

Non conoscendo bene la realtà politica di questo paese, possiamo solo dire che il Sud America è da sempre un posto caldo per la politica. Certo chissà se con Lula si capirà; se non litigherà troppo con Chavez…

Noi, diciamo NO alla destra in Cile : ora e per sempre.

kisses, noway

 

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IL CERN E I SUOI RECORD …

Mentre a Copenaghen si discute di clima, stile "hai visto il tempo" "si, fa un freddo bestia" "ma qui non c’è mai il sole" e "ghiaccia, governo ladro", in un altro luogo dell’Europa, sotto terra, delle particelle fanno il record dell’ora.

Il Cern, tubo magico sta facendo faville : gli elettroni si scontrano senza danni ad altissime velocità, si spacca persino il capello in quattro, si trova il pelo nell’uovo, l’ago nel pagliaio si vede subito e per riscaldare la zuppa bastano due nanominimillesimi di tubo caldo. Per non parlare della messa in piega che ora si fa schioccando le dita.

No ma dai, ma questi qui chi se li caga ? Record di velocità, particella di Dio, milioni e milioni buttati nel cesso soprattutto…

Noi il record di velocità di questa settimana l’abbiamo fatto ieri in autostrada, alle 5 e 18 di mattino : 141 km all’ora.

kisses, noway

 

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NO B-DAY

D’accordo, anzi d’accordissimo…

E poi, dopo la B, la C, la E, la Z… purtroppo il vuoto è già aperto sotto di noi e noi non facciamo altro che cadere, cadere, cadere e non ci fermiamo mai, come in incubo che pero’ è vissuto con gli occhi bene aperti.

A Roma ci saremo anche noi, chiedendoci chi verrà dopo B…

kisses, noway

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